La psicosomatica si è occupata per anni dell’interazione tra la mente e il corpo: questa disciplina trattava idisturbi organici di origine psicologica.
Le emozioni, i sentimenti e gli stati d’animo troppo dolorosi o difficili da accettare si riteneva venissero somatizzati dall’organismo, creando nel soggetto l’illusione di non avere alcuna difficoltà psicologica, ma soltanto un disagio curabile con farmaci.
Ma le medicine non sono la cura.
Chi è più predisposto alle malattie psicosomatiche?
Solitamente, a soffrire di questo tipo di disturbi sono individui fortemente emotivi, calmi, che si arrabbiano raramente e che esternano con difficoltà la paura, l’angoscia, l’insoddisfazione, il dolore e stati d’animo simili. Non riuscendo ad esprimere facilmente ciò che provano, queste persone lo manifestano attraverso il loro corpo con forme di malessere.
Dove e come si manifestano le malattie psicosomatiche?
- nel sistema gastrointestinale, ad esempio attraverso gastriti o iperacidità
- nel sistema respiratorio, con asma bronchiale o dispnea
- nel sistema cardiovascolare, attraverso aritmie cardiache o crisi tachicardiche
- nel sistema cutaneo, con psoriasi o sudorazione eccessiva
- nel sistema muscolo-scheletrico, attraverso cefalea e crampi muscolari
- sistema genito- urinario, ad esempio con forti dolori mestruali o vaginismo.
Come affrontarle?
I disturbi psicosomatici possono essere curati solo se si accetta di avere un problemacollegato alla nostra mente; per cui, dopo un’adeguata visita dal medico che escluda che vi siano cause organiche, è necessario o comunque consigliato:
- cercare di capire se il sintomo corporeo aumenta o diminuisce in concomitanza a eventi particolari della nostra vita
- praticare sport che stimolino la produzione di endorfine oppure praticare corsi di rilassamento, come lo yoga
Nel caso in cui la situazione risulti più grave del previsto, ossia quando l’individuo si rende conto di non vivere serenamente, è necessario rivolgersi ad uno psicologo in grado di fornire un metodo più mirato alla risoluzione del problema.
In effetti ad oggi la prospettiva psicosomatica è un po’ cambiata: qualsiasi disagio che noi viviamo, sia di natura psicologica che fisica, è sempre frutto di una serie di fattori interni ed esterni a noi.
La psicosomatica oggi è ritenuta superata in quanto sono ormai note le interazioni continue tra il sistema nervoso, quello immunitario e quello endocrino e quindi si tende a leggere il disagio della persona in chiave psico-corporea: diversi fattori che interagiscono tra loro creano il sintomo, sia esso di natura psicologica che fisica.
In genere quindi è sempre importante chiederci cosa ci ha fatto ammalare, perchè qualsiasi disturbo fisico, dalla banale influenza a sintomi più importanti, non sono mai casuali e hanno spesso a che fare con il nostro stile di vita: i bisogni che non vengono soddisfatti e repressi tendono a creare nel corpo uno squilibrio che si manifesta come sintomo.
Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.